PIETRASANTA. Donne e uomini colti in attività e atteggiamenti quotidiani, fra nudità ed emozioni, sensualità e piccoli rituali. Una mostra, destinata a non passare inosservata quella che sarà inaugurata domani pomeriggio, alle 17, nel centro storico. Questo perché “Il dolce rumore della vita”, che porta la firma dello scultore irlandese Paddy Campbell e della pittrice toscana Simona Dolci apre ad un percorso espositivo caratterizzato dai momenti salienti della vita umana. Momenti tradotti in opere scultoree e su tela per una rassegna presentata, nei giorni scorsi, in anteprima, in Consiglio regionale, a Firenze, con la partecipazione del presidente Eugenio Giani e del funzionario degli istituti culturali di Pietrasanta Sergio Tedeschi. Nel frattempo in piazza del Duomo sono state collocate due sculture monumentali e un’installazione costituita da tre opere che sembrano intrattenere un dialogo fra loro. Sul sagrato della chiesa di Sant’Agostino sarà poi posizionata la scultura “La Principessa e la rana mentre nell’interno della chiesa l’attenzione è focalizzata su “Mother and Child” enfatizzata da una speciale illuminazione che fa risaltare il candore del marmo con cui è realizzata mentre nel Chiostro i visitatori incontrano altre quattro sculture poste su una pedana che taglia trasversalmente lo spazio: si tratta di “Miss Pink” , “Late Date” , “Esmeralda” , figure femminili in movimento. La quarta scultura, “La violinista” , è seduta in un angolo e sembra accompagnarle con la melodia del suo strumento” si legge in una nota di palazzo. . Nella Sala del Capitolo sono stati collocati i dipinti raffiguranti il mondo femminile: le Veneri. Faranno da contrappunto i ritratti maschili posti nella Sala dei Putti. «I bronzi di Campbell e i dipinti di Dolci raffigurano – recita una nota critica – donne e uomini colti in attività e atteggiamenti quotidiani, esprimono sentimenti ed emozioni come l’amore, la maternità, la sensualità che nel caotico rumore della vita di tutti i giorni è necessario riscoprire e apprezzare
in modo autentico». La mostra, ad ingresso libero, resterà visitabile sino al 10 giugno. Il tutto in attesa delle opere dello spagnolo Manolo Valdés (16 giugno – 30 settembre 2018) considerato uno dei maestri del XXI secolo e il tributo a Romano Cosci a fine anno